Quaderni della Fondazione Professor Paolo Michele Erede a cura di Michele Marsonet
Quaderno N. 1 – 2008. “I Problemi della Società Multietnica”
Numero monografico dedicato agli elaborati vincitori della Prima Edizione del Premio Professor Paolo Michele Erede
Franca Erede Dürst - Prefazione
Desidero ricordare la prima edizione del premio – anno 2007 – perché ne deve rimanere la memoria nella storia della Fondazione.
Abbiamo raccolto gli elaborati e ci accingiamo quindi a pubblicare questi primi boccioli del Florilegio [1] perché appunto sbocciati da una raccolta di fiori, come dice il libro di Paolo, cioè una summa dei Suoi scritti.
È una cosa meravigliosa come queste persone più giovani e che non hanno potuto conoscere Paolo abbiano saputo cogliere il Suo pensiero studiando nel profondo i Suoi scritti ponendoli a confronto con gli studi di molti grandi filosofi.
È dunque interessante esaminare questo mosaico di ricerca che i vincitori del premio ci hanno offerto.
Nella “società multietnica” gli ideali degli individui che cercano gli spostamenti sono molto differenti nell’essere di ognuno perché dipendono dal grado di intelligenza, volontà, preparazione culturale, pensiero politico e desiderio di cambiamento per sfuggire ad una realtà di guerre e massacri, malattie e fame dei loro paesi. Il desiderio di migliorare una situazione di sofferenza è inevitabile e comprensibile, ma il loro desiderio di fondo è la speranza di un tempo migliore nel loro paese e la possibilità quindi di un ritorno nella loro patria con i risparmi racimolati nei paesi lontani dai loro ideali.
C’è sempre nel nostro Io un punto stabile al quale non vogliamo rinunciare e che non desideriamo dimenticare. Ricordiamo Ulisse che aveva creato il suo centro stabile in un ulivo centenario e la sua anima ed il suo pensiero, anche durante le peregrinazioni, erano sempre rivolte a quel punto. Questo punto per i figli degli emigrati è la stessa nuova terra natia, il che genera un conflitto ideologico fra genitori e figli.
Tanti grandi problemi – ricordiamo Popper che ci ha lasciato scritto che tutti noi dobbiamo correre dei rischi perché “credere che l’assenza di problemi conduca alla felicità è un errore, poiché la vita stessa crea problemi e il loro dispiegarsi è una componente essenziale del processo conoscitivo”.
Lo studio che è scaturito da questa ricerca è stato molto apprezzato dalla Commissione Giudicatrice:
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Presidente: Prof. Michele Marsonet
Direttore del Dipartimento di Filosofia,
già Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia,
Università degli Studi di Genova
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Prof. Stefano Monti Bragadin
Facoltà di Scienze Politiche,
Università degli Studi di Genova
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Prof. Silvio Parodi
Facoltà di Medicina e Chirurgia,
Università degli Studi di Genova
Il lavoro che sto svolgendo e l’incontro che ho avuto con queste persone ha riportato il pensiero al ricordo e mi ha dato una grande forza interiore per andare avanti sia a raccogliere e pubblicare queste esperienze sia, in un futuro, a ricercare tutto ciò che la cultura offrirà alla nostra passione di novità e di ricerca nella certezza di incontrare tante nuove persone che amano come noi la filosofia.
In solitudine ho avuto la forza di creare e volere questa Fondazione ed il pensiero rivolto alla cultura inizia a dare i suoi frutti: il pensiero triste è diventato creativo e mi incita a prospettare moltissime iniziative innovative per il futuro.
Il mio grazie va anche rivolto a tutte le persone che con il loro apporto culturale mi onorano, con il loro lavoro e le loro idee. A loro va tutta la mia stima.
Ed ora invito il lettore a considerare ed apprezzare gli elaborati dei vincitori con il più caro saluto ed un arrivederci alla prossima edizione del Premio.
Desidero
ringraziare
il
dottor Luigi Pampana Biancheri
per
la preziosa collaborazione
nella stesura definitiva di questo volume.
[1] “Florilegio”, di Paolo Michele Erede, a cura di Laura Sacchetti Pellerano, Edizioni Giuseppe Laterza, Bari 2005, ISBN 88-8231-354-9.
Indice del Quaderno N. 1 – 2008
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